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Difende l’amico in lite, 18enne picchiato da 6 ragazzi a calci in faccia: operato per ricostruire il volto

Violenta aggressione a Sorrento. Il ragazzo stava difendendo un amico in una lite di gelosia per una fidanzatina. Assalito da 6 coetanei e picchiato fino a svenire. Lesioni guaribili in 4 mesi, interventi per ricostruire il volto.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Accerchiato e picchiato da 6 ragazzi in strada perché stava difendendo un amico. La vittima è un ragazzo di 18 anni di Sorrento, in provincia di Napoli, pestato con pugni e calci in faccia, fino a svenire, per aver preso le parti del suo amico, nel corso di una lite sembra originata da una fidanzatina contesa. I fatti risalgono al 16 ottobre scorso. La giovane vittima è stata assalita e brutalmente picchiata dal branco, riportando lesioni gravissime, che hanno costretto il ragazzo a sottoporsi a diverse operazioni maxillofacciali per la ricostruzione del volto. Lesioni giudicate guaribili in 4 mesi.

Ragazzo picchiato dal branco a Sorrento, le indagini dei carabinieri

Questa mattina, sabato 30 novembre 2024, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, per 6 giovani originari della Penisola Sorrentina, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, tutti gravemente indiziati del reato di lesioni personali gravi, con l’aggravante di aver agito in più persone riunite e in un numero superiore a cinque.

Secondo quanto ricostruito, la sera del 16 ottobre scorso, per le strade del centro di Sorrento, il 18enne avrebbe subito un violento pestaggio ad opera di un gruppo di coetanei, riportando gravissimi traumi maxillofacciali. Il giovane è stato picchiato selvaggiamente dal branco, riportando lesioni che ne hanno reso necessaria la sottoposizione, nelle settimane successive, ad una pluralità di interventi di chirurgia ricostruttiva, con prognosi di guarigione, allo stato, di almeno 3-4 mesi.

Le indagini, sviluppate dai Carabinieri della Stazione di Sorrento e coordinate dalla Procura della Repubblica, scaturivano dalla denuncia sporta la mattina del 17 ottobre dai genitori della persona offesa, corredata della documentazione sanitaria relativa alle condizioni di salute della vittima del reato, da cui emergeva l’estrema gravità dell’accaduto.

La lite di gelosia per una ragazzina contesa

Attraverso le investigazioni condotte dai Carabinieri della Stazione di Sorrento e alle testimonianze acquisite, è stato possibile ricostruire la genesi e la dinamica del pestaggio, che sarebbe stato originato da futili motivi legati a questioni di gelosia, da parte di uno degli aggressori, nei confronti di un amico della vittima, la quale aveva provato a prendere le difese dell’amico, che aveva accompagnato a casa l’ex fidanzata dell’aggressore.

Il 18enne sarebbe stato accerchiato dal branco. Sarebbe stato picchiato e successivamente fatta cadere a terra, qui i suoi aggressori avrebbero continuato ad infierire, colpendolo con calci e pugni al corpo, alla testa e al volto, fino a perdere conoscenza. Il complesso degli elementi indiziari raccolti ha consentito di pervenire, con elevata probabilità, all’individuazione degli indagati. All’esito delle formalità di rito, gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Tutte le parti avranno modo di chiarire la propria posizione nel prosieguo della vicenda.

"Basta coltelli in mano ai tredicenni"

"Siamo stanchi dei coltelli in mano ai tredicenni": così in una nota congiunta l'eurodeputato Sandro Ruotolo (Partito Democratico) e lo scrittore Maurizio De Giovanni, che aggiungono: "Siamo stanchi di morire per caso, siamo stanchi di essere uccisi per una scarpa sporca, siamo stanchi di morire per errore, siamo stanchi per i bambini colpiti da proiettili, siamo stanchi di questa città armata".

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